Festival di Sanremo 2019, uguale a Sanremo 2018: stesso Direttore Artistico – un Claudio Baglioni fin troppo ingessato – stesse gag fuori luogo, ma soprattutto stessa musica. La kermesse presentata insieme al duo comico Virginia Raffaele e Claudio Bisio non ha convinto fino in fondo: sono in molti, infatti, a rimpiangere Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.

Sanremo 2019: Bisio, un pesce fuor d’acqua

Italia’s Got Talent è il suo ambiente naturale, come anche tutti gli altri programmi di cui è sempre stato mattatore (Zelig in primis), ma Claudio Bisio nelle vesti di co-conduttore del Festival di Sanremo 2019, è come andare a fare la spesa al mercato rionale con una Ferrari: come si fa?!? Certo la sua innata comicità è un gran vantaggio, ma la solarità dell’uomo Bisio è letteralmente offuscata dalla (forse) troppa austerità della kermesse. Stesso giudizio vale per Virginia Raffaele: da lei ci saremmo aspettati un exploit di comicità, considerate soprattutto le sue doti di imitatrice seriale, ma niente, anche lei fin troppo imbalsamata e, a questo punto, c’è da chiedersi che cosa sia successo al buon vecchio Festival in stile Pippo Baudo e Carlo Conti, senza tralasciare la piacevolissima conduzione di Paolo Bonolis.

Sanremo: Festival delle canzoni già sentite

Questo è sembrato il Festival delle canzoni già note, a partire dallo “stacchetto” che accompagna ogni musicista sul palco: somiglia vagamente al ritornello di Crazy in Love di Lady B o Beyoncé che dir si voglia. Passi la “copiatura” d’entrata, ma nelle ultime ore sono in molti ad avere dubbi sull’unicità dei brani proposti. I tuoi particolari, canzone presentata da Ultimo, per esempio, sembrerebbe molto simile a Che giorno é che Marco Masini presentò nel 2015. Stesso discorso di assonanze anche per Achille Lauro che pare abbia preso ispirazione da 1979 degli Smashing Pumpkins. La cantante migliore vista fino ad ora? Non ci sono dubbi se si nomina Serena Rossi: la sua impeccabile performance come Mia – Mimì Martini – è stata commovente. Plauso meritato anche a un Daniele Silvestri più maturo che dopo la Paranza di qualche tempo fa, ha pensato bene di raccontare l’Argento Vivo dei ragazzi di oggi.

Loredana Bertè: vincitrice morale

Il graffio autentico della sua voce è impossibile confonderlo e, ogni volta che si presenta sul palco – inutile dirlo – è un pezzo di musica italiana coinvolgente e stravolgente e piace a tutti. Loredana Bertè non è salita sul podio della kermesse, ma per molti è lei la vincitrice della 69esima edizione di questo Festival di Sanremo. Con Cosa ti aspetti da me Loredana ha conquistato il pubblico, non solo quello presente all’Ariston, collezionando standing ovation serata dopo serata e tra le polemiche – assolutamente giustificate – è sicuramente lei, la vincitrice morale.