Nonostante gli azzurri non siano tra i protagonisti dei Mondiali 2018, la Coppa del Mondo continua a essere un appuntamento seguitissimo e sempre più social. Già nel 2014 – l’anno del Brasile – i Mondiali avevano generato più di 670 milioni di tweet e 280 milioni tra post, like e commenti, superando il record del Super Bowl 2013.

Mondiali 2018 pagina twitter ufficiale

Fonte immagine: Pagina twitter ufficiale @FIFAWorldCup

E i Mondiali di Russia 2018 non sembrano voler essere da meno. Le conversazioni in rete si attestano ad oggi intorno agli 87 milioni, mentre sono oltre 123 milioni i fan solo su Facebook, Twitter e Instagram. Merito anche della social media strategy adottata per raccontare l’evento. A partire dalla scelta dei canali: oltre a quelli già citati, ci sono YouTube e Weibo (il servizio di microblogging più diffuso in Cina). Canali utilizzati in modo efficace, come dimostrano le migliaia di interazioni generate da ogni post. Il segreto di tale successo risiede in una strategia editoriale diversificata ma al contempo coerente, che risponde a quelle che sono le regole auree – apparentemente scontate – della comunicazione sui social network. Le abbiamo riassunte in 5 punti traendo spunto dai contenuti più interessanti di questi Mondiali 2018.

Leggi anche Calcio e business: da Baggio a Donnarumma fino al fenomeno Ronaldo

Mondiali 2018 best practice social
Ogni situazione cela un “potenziale”, per questo è necessario rimanere costantemente in ascolto ed essere pronti ad “agire” in real time.

Mondiali 2018 storytellingRaccontare la storia e i valori di un brand o un evento è il modo più efficace per ridurre la distanza con l’utente, renderlo partecipe e creare con lui una relazione durevole.

Mondiali 2018 call to action
Invitare l’utente all’azione può rivelarsi un’ottima idea in termini di engagement. Vietato però è improvvisare: per essere efficace, la call to action dev’essere breve e in linea con il contesto.

Mondiali 2018 targetPuò sembrare banale, ma è necessario tenere sempre bene a mente il target al quale ci rivolgiamo, i suoi interessi e le sue modalità di comportamento sui social (e non). Solo in questo modo saremo in grado di realizzare contenuti mirati ed efficaci.

Mondiali 2018 visualLa comunicazione sui social passa inevitabilmente per le immagini: utilizzare visual di bassa qualità o con dimensioni inadatte significa auto-sabotarsi, fornendo al pubblico un’immagine poco professionale.

Potrebbe interessarti anche Calcio e media: il successo social dei club di serie A