Ottobre, tempo di vendemmia. Un evento che affonda le sue radici in una tradizione antichissima ma che già in tempi remoti rappresentava un momento di condivisione sociale fortemente legato al territorio.

Oggi la raccolta dell’uva, la pigiatura e tutte le altre fasi che fanno parte di questo storico “rituale” approdano sui social network, diventando oggetto di “sharing” ed entrando a far parte a tutti gli effetti della strategia editoriale delle etichette più rinomate.

Sì, perché sono sempre più numerose le aziende di questo settore consce dell’importanza di una buona presenza online e delle opportunità offerte dai canali social, in primis la possibilità di fare storytelling raccontando ai propri consumatori e a quelli potenzialmente tali la storia d’eccellenza che si cela dietro uno dei fiori all’occhiello del nostro Made in Italy.

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Abbiamo fatto focus su alcune celebri aziende enologiche, analizzando gli aspetti legati alla comunicazione social in relazione al periodo della vendemmia.

 

Marchesi Antinori

Vendemmia Marchesi Antinori pagina facebook

Fonte immagine: pagina Facebook @MarchesiAntinori

Gallery, post classici, stories e video: questi i formati utilizzati da Marchesi Antinori per raccontare la Vendemmia 2018 sui diversi social. L’azienda che vanta una storia lunga 26 generazioni si dimostra molto attenta alla sua presenza online (ha aperto e gestisce attivamente i canali Facebook, Instagram, Twitter e Youtube), puntando su immagini di alta qualità ottimizzate per ogni canale, efficaci e convincenti. La chiarezza comunicativa è esplicata anche dai testi, molto concisi, presenti in doppia lingua.

 

Frescobaldi Vini

Vendemmia pagina ig Frescobaldi ViniFonte immagine: pagina Instagram @frescobaldivini

Altrettanto suggestivi gli scatti scelti da Frescobaldi Vini per immortalare e condividere con gli utenti il momento della vendemmia. Anche in questo caso i formati sono ottimizzati per le diverse tipologie di canale (quelli scelti dall’azienda sono addirittura 7 e spaziano da Pinterest a Flickr), mentre risulta poco coerente la scelta di utilizzare la lingua italiana sulla pagina Facebook e quella inglese per Instagram: sebbene la lingua privilegiata su quest’ultimo canale sia effettivamente l’inglese, la scelta attuata dal brand potrebbe disorientare il target di riferimento.

 

Castello Banfi

Vendemmia facebook castello banfi

Fonte immagine: pagina Facebook @CastelloBanfi

Oltre ai post più “classici”, Castello Banfi mette in risalto la storia dell’azienda con un post su Facebook – unico canale ufficiale dell’azienda oltre a Twitter – che ricorda la prima vendemmia del Vigneto Poggio all’Oro, da cui ha avuto origine uno dei vini più apprezzati del marchio. A riscuotere maggior successo sono però i post – video e immagini – che mostrano la raccolta dell’uva. Pur trattandosi di contenuti abbastanza curati sia dal punto di vista dei visual che da quello dei contenuti testuali, l’insieme risulta meno armonico e meno curato rispetto alle pagine precedenti.

Da segnalare la presenza degli account facebook e instagram – purtroppo non ben segnalata sul sito e sulle pagine principali – dedicati a “La Pettegola Banfi”, Vermentino di Toscana IGT per il quale la casa vinicola ha elaborato una strategia comunicativa decisamente “rosa”.

Vendemmia La Pettegola Vermentino

Fonte immagine: pagina Facebook @lapettegolabanfi

Il tone of voice è ironico e leggero, mentre i contenuti visuali e testuali sono rivolti quasi esclusivamente al pubblico femminile. Anche qui è presente un riferimento al momento della vendemmia, anche se a farla da padrone sono i repost dei contenuti degli utenti. Come per gli account “principali”, quelli de La Pettegola risultano abbastanza curati ma l’insieme denota la mancanza di un piano editoriale “comune” alla base della strategia comunicativa.

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